Quando il datore di lavoro può svolgere il ruolo di RSPP?
Il Datore di Lavoro (DL) può assumere direttamente il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) solo in determinati casi previsti dalla legge (art. 34 D.Lgs. 81/08 e s.m.i.).
Il DL può essere RSPP se l’azienda rientra nelle tipologie permesse e il numero di lavoratori non supera i limiti previsti, che variano in base al settore:
- Aziende artigiane e industriali (1) Fino a 30
- Aziende agricole e zootecniche Fino a 30
- Aziende della pesca Fino a 20
- Altre aziende Fino a 200
Tuttavia, esistono delle eccezioni fondamentali in cui questo non è permesso e il servizio RSPP esterno o interno è obbligatorio. Il servizio di prevenzione e protezione deve essere interno e il datore di lavoro non può ricoprire la funzione, ad esempio, in [Art. 31, comma 6 del D.lgs. 81/08, 512]:
- Aziende industriali soggette a specifici obblighi di notifica (es. quelle del D.lgs. 105/2015, che ha sostituito il D.lgs. 334/1999).
- Centrali termoelettriche.
- Impianti e installazioni con rischi specifici (es. quelli del D.lgs. 101/2020, che ha sostituito il D.lgs. 230/1995).
Per ricoprire questo ruolo, il datore di lavoro deve frequentare corsi di formazione specifici (con durata tra 16 e 48 ore a seconda del rischio). È inoltre obbligatorio un aggiornamento per RSPP periodico [Art. 34, comma 3 del D.lgs. 81/08, 528].
La domanda “ogni quanto” per l’aggiornamento RSPP datore di lavoro è regolata dalla normativa: ogni 5 anni.
Sicureco offre “Corsi formazione e aggiornamento RSPP ASPP” e supporto per gli imprenditori nell’adempiere a questi obblighi.